Fotografie, documenti e video

La Resistenza

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Alcuni partigiani della 23a Brigata Canale
Da sinistra verso destra, in piedi: Ebana Nino, Gambone Bartolomeo,
Mariani Giuseppe, Marolo Secondo, Tarabra Giuseppe, Baravalle Donato, Barbero
Giuseppe, Ternavasio Bartolomeo, Raimondo Rino, Negro Giovan Battista, Delpero Guido, Miotti Quinto, un soldato meridionale sbandato, Borlengo Giuseppe.
Da sinistra verso destra, accovacciati: Barbero Antonio, Pasquero Francesco, Bignante
Guglielmo, Marchisio Giuseppe, Tarabra Michelino, Pasquero Paolo.

Paolo "Paulin" Pasquero

La Battaglia di Santo Stefano Roero dell'8 marzo 1945 - Mario Renosio


Il 13 gennaio 1944 Duccio Galimberti, medaglia d'oro al valor militare, venne ferito a San Matteo di Valgrana dai nazisti. Vari ospedali della Provincia di Cuneo negarono le cure, trovò assistenza a Canale presso la famiglia di Tonio Ferrero e l'ospedale Toso.

Franco Casetta, nato a Canale (CN)
il 10 maggio 1919, sottufficiale SPE Guardia di Finanza,
ucciso a Canale il 6 agosto 1944.
Partigiano nella 23ª brigata Canale.

Stefano Burzio di Vezza d’Alba (1907-1944).
Primo caduto, 16 aprile 1944, della 23a Brigata Canale.


Bartolomeo Sola, classe 1910, è una figura chiave nella battaglia di Santo
Stefano Roero, combattuta l’8 marzo 1945.
Originario di Vezza d’Alba, si era unito alla 23a Brigata Canale solo pochi giorni
prima della battaglia in cui sacrificò la vita per salvare la Brigata.

Gianni Alessandria e Franco Casetta (in secondo piano)
uccisi dai fascisti il 6 agosto 1944.

Giacomo “Rino” Rossino (4 dicembre 1924-6 marzo 1945)
Nelle prime ore della battaglia di Cisterna e Santo Stefano Roero tra il 6 e l’8 marzo 1945, 
venne catturato dai fascisti, torturato e fucilato sulla
piazza di Cisterna d’Asti. Insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Automezzi fascisti bruciati dopo la battaglia
di Santo Stefano Roero dell'8 marzo 1945

Francesco Cordero "Ceka" comandante della 23a Brigata Canale

La lapide del comune di Cigliano Vercellese a ricordo dei tre
partigiani della 23a Brigata Canale fucilati per rappresaglia
nel Natale 1944



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