Luciano Bertello
La Resistenza nel Roero
Panoramica storica di Luciano Bertello sull'evoluzione della Resistenza nel Roero, focalizzandosi in particolare sul periodo cruciale che va dalla primavera all'estate tragica del 1944.
Ecco una presentazione dettagliata
dei contenuti, distinti per ciascun video:
1. La
Resistenza nel Roero parte 1: La Nascita della Lotta Armata (Primavera 1944)
Questo video descrive come la
Resistenza nel Roero si sia trasformata in una vera e propria guerra di
liberazione durante la primavera del 1944.
La
Trasformazione della Resistenza
- Contesto Cuneese: Questo periodo fu cruciale per
la Resistenza dell'albese, poiché, in seguito ai terribili rastrellamenti
verificatisi sulle montagne del Cuneese (come la Val Casotto), molti
reduci della mitica resistenza alpina si spostarono nelle Langhe e nel
Roero.
- Passaggio alla Lotta Armata: I gruppi locali, come gli Uomini
della Rocca e il Gruppo Canale (nel Canalese), uscirono dalla
clandestinità per intraprendere una vera e propria resistenza armata.
- Entusiasmo e Epica: Fu un periodo di grande
entusiasmo in tutto il Roero, caratterizzato da azioni che si
moltiplicavano e che creavano l'epica della Resistenza. Nomi, azioni e
personaggi segnarono in modo "indelebile" la memoria dei
contemporanei.
Figure
Chiave e Azioni Esemplari
- Marco Lamberti: È citato come un personaggio eccezionale e
amatissimo dai suoi uomini, con una reputazione quasi mitica o epica. Si
stabilì nella zona di Sommariva Perno, che conobbe la maggiore
"ferve senza" (fervore) della lotta.
- Un simbolo della sua banda era
il "furgoncino rosso" (o camioncino rosso).
- Un episodio che riassume
l'entusiasmo del periodo fu la liberazione di Marco Lamberti
stesso dalle carceri di Bra, dove era stato catturato dai nazifascisti. I
suoi uomini riuscirono a entrare nella caserma, disarmare i presenti e
liberare il loro comandante nella stessa giornata, senza subire perdite
umane.
- Nonostante il suo coraggio,
Lamberti mostrava poca cautela nelle sue scelte, come stabilirsi
apertamente nel Castello di Sommariva Perno, segnalandosi così ai nazifascisti.
- Fratelli Cattaneo: I fratelli Renzo e Gino
Cattaneo arrivarono dalla montagna, già provati dalla guerra. Si
stabilirono prima brevemente a Montà, per poi spostarsi nell'area di
Canale e Cisterna.
La
Formazione della 23ª Brigata Canale
- Tra la primavera e l'estate del 1944, la
Resistenza del Canalese acquisì connotazioni più chiare, anche dal punto
di vista politico.
- Affiliazione: Nel luglio 1944 nacque ufficialmente la 23ª
Brigata Canale, che si affiliò agli Autonomi di Mauri.
- Transizione: Questo segnò un'importante fase evolutiva,
superando l'iniziale, più discreto "azionismo" di Ferrero
(le cui simpatie erano legate agli ambienti del Partito d'Azione) a favore
di iniziative più adeguate alla fase di lotta armata promosse dai giovani.
2. La
Resistenza nel Roero parte 2: L'Estate Tragica del 1944
Questo video documenta la brusca
interruzione degli entusiasmi primaverili, causata dalla tragica estate del
1944, caratterizzata da ferocia inaudita e grave sconforto.
Rastrellamenti
e Rappresaglie
- Sommariva Perno (30 giugno): La rappresaglia nazifascista
si scatenò su Sommariva Perno (sede della banda di Lamberti). Un'azione
del gruppo di Canale (gli uomini provenienti da Montà) intercettò e
attaccò i nazifascisti di ritorno da Sommariva, infliggendo loro perdite
nella zona dei Cunoni.
- Terrore Duraturo: Il terrore e la minaccia di
rappresaglie durarono su Sommariva per tutto luglio, con la possibilità
che il paese venisse messo "a Ferro e Fuoco".
- Ceresole (21 luglio): Nove giovani vennero impiccati
ai balconi della strada centrale di Ceresole. Si trattò di un episodio di
violenza "inaudita". È significativo che, nei giorni precedenti,
non si fosse verificato alcun episodio grave nei confronti dei
nazifascisti a Ceresole o nei dintorni.
- Cisterna (17 agosto): Un rastrellamento descritto
dai testimoni dell'epoca come "spaventoso" fu effettuato nella
zona di Cisterna.
La Tregua
Albese e le Catture
- Pocapaglia (18 agosto): Avvenne un fatto gravissimo
per la Resistenza del Roero: la cattura dei comandanti Leonardo Cocito,
Pietro Chiodi e Marco Lamberti, insieme ad alcuni compagni,
vicino a Pocapaglia.
- La Tregua Albese: La cattura è collegata a un
momento di incertezza storica noto come "Tregua Albese".
Lamberti, uno dei patrioti più esuberanti, cedette all'illusione di poter
creare una "zona franca" nel Roero, tentando persino di
"tirare dalla parte della resistenza anche il nemico", i
fascisti.
- Conseguenze: Lamberti e i suoi compagni furono catturati con
l'inganno. Alcuni di loro furono impiccati il 7 settembre a Carignano.
Solo Pietro Chiodi fu risparmiato dall'impiccagione, ma passò lunghi mesi
nei campi di concentramento.
- Disorientamento: Dopo la cattura di Lamberti,
si scatenarono durissimi rastrellamenti contro le bande partigiane, che
risultavano disorientate e braccate.
Il Ruolo
della Chiesa e la Devozione Popolare
- Don Demetrio Castelli (28 agosto): Si verificò un altro episodio
grave: la fucilazione di Don Demetrio Castelli all'interno della
Tenuta Reale di Pollenzo. Questo fu una conseguenza di un'azione di
guerriglia partigiana avvenuta qualche giorno prima nella zona di Roddi.
- Il Clero di Campagna: L'episodio di Don Demetrio
Castelli sottolinea il ruolo cruciale svolto dai parroci di campagna.
Essi fungevano da mediatori, collegamento per lo scambio di prigionieri e
sostegno diretto ai Partigiani, essendo vicini ai parrocchiani per
"cultura e per mestiere".
- Voti e Religiosità Popolare: Il periodo vide il ritorno a
forme tradizionali di religiosità popolare. In molti paesi, la popolazione
formulò voti ai protettori divini in cambio dell'incolumità del paese, promettendo
opere importanti: a Cornegliano, fu promessa la costruzione di un ricovero
per pellegrini; a Ceresole, si promise addirittura di cambiare i costumi
sociali, impegnandosi a non giocare più a pallone la domenica intorno ai
muri della chiesa.

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